1977 - 1978 Terrorismo

1977
Poiché sembra che gli Stati di diritto abbiano il singolare dovere di non negare a nessuno il diritto di rovesciarli, è opportuno non ignorare né sottovalutare il rischio che la prossima annata permissiva si inauguri con una salva di spari alle gambe e si concluda tra secchi schiocchi di frusta dell'ordine costituito. Chi imbocca una curva a U deve tener conto del fatto che andando avanti tornerà indietro...
1977
Terrorismo di destra e di sinistra. Si torna a parlare di piano eversivo fascista. Se c'è, il diario di venerdì, sabato e domenica può aiutare a capirlo. Nasce il sospetto che il piano sia fondato su una lucida scommessa: utilizzare l'estremismo di sinistra come forza motrice della destra…
1978
Terrorismo - L'assassinio di Moro. L’Italia è stata colpita nell’ultimo mese dall’esplosione, acuta, drammatica, di un male oscuro che ha covato a lungo sotto la cenere. Crediamo che la prova sia decisiva e che per superarla occorrano freddezza, determinazione e capacità di analisi e di risposta. I tempi impongono maturazioni rapide, profonde e generalizzate per vincere la sfida dell’eversione. Come “Nuovasocietà” ci proponiamo di contribuire, nei limiti delle nostre possibilità, a questa maturazione e a questa drammatica corsa contro il tempo
1980
A margine del processo (7.4.1980) a Toni Negri leader di Autonomia Operaia a Padova e delle Riflessioni di Asor Rosa -Repubblica 29.4.1980- Asor Rosa ha- giustamente- scritto: L’unico Grande Vecchio che per ora si conosca in Italia è l’impotenza del Potere: la sua Corruzione, il suo Degrado, al sua Mediocrità politico-ideale. Questo vecchio non è misterioso: è sotto gli occhi di tutti; ed esso ha a che fare con il terrorismo e la violenza”. Il ritratto è perfetto. Solo che va raddoppiato. Di grandi Vecchi in Italia ce ne sono due. Il primo è –certamente- l’impotenza del Potere, la sua Corruzione, il suo Degrado. Però il secondo è l’impotenza dell’Estremismo, il suo vacuo Narcisismo rivoluzionario, il suo Perbenismo ideologico, la sua Autocommiserazione, la sua incessante e improduttiva Ruminazione di concetti e comportamenti filtrati dalle rigatterie d’Europa e d’America, quella macina di rosari, di giaculatorie e di gerghi che ha trasformato l’area – un tempo viva e produttiva del Movimento- nella betoniera dell’Antiquariato ribellistico. Intuisco che malgrado l’età i due Vecchi non sono sterili. La loro liaison dangereuse, e cioè il legame tra chi non ha voluto e non vuole i comunisti al governo per odio all’alternativa possibile, e chi non li ha voluti e non li vuole per amore dell’alternativa impossibile, ha prodotto e continua produrre, una creatura mostruosa e bifronte, che vive della propria negazione: una creatura che è al tempo stesso causa del terrorismo (in quanto opposizione violenta al rinnovamento dello Stato) e giustificazione del terrorismo (in quanto assenza di rinnovamento, bassa pressione civile, palude prospettica)….
1977
Opinioni di: Gianni Badget Bozzo, Sergio Quinzio, Enrico Peyretti, Luigi Bettazzi, Giuido Quazza, Italo Calvino, Paolo Volponi, Enzo Maolucci, Lietta Tornabuoni, Vittorio Sermonti, Diego Novelli, Filippo Barbano, Luciano Gallino, Fausto Fiorini, Sergio Soave, Pietro Fassino
1978
I giornalisti giudicano i loro giudizi: Giorgio Bocca, Gianpaolo Pansa, Massimo Cavallini, Clemente Granata- Impressioni di chi viene da fuori: Giorgio Guazzotti, Mario Missiroli, Gianpiero Taverna- L’opinione di qualche torinese: Giulio Bollati, Valerio Castronovo, Marcello Pacini
1978
Ne discutono giornalisti, cittadini e avvocati: Saverio Vertone(Alessandro Grimaldi), Pierino De Luca, Vittorio Zucconi, Giorgio Bocca, Lietta Tornabuoni, Graziano Masselli..
1978
Tavola rotonda con : Gianni Baget Bozzo, Renzo Gianotti, Giancarlo Pansa, Claudio Petruccioli, Franco Pizzetti, Luigi Cerruti
1980
Rassegna di editoriali:Carlo Marletti, Giampaolo Pansa, Romano Pettenati, Paolo Pistoi.
1980
Gli appelli alla diserzione, la lotta armata, il terrorismo
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